| publié le 10 mars 2004 |
Dalla chiusura di Sangatte nel novembre del 2002, delle centinaia di stranieri continuano a fuggire dai loro paesi attraversando l’Europa alla ricerca di un paese dove trovare rifugio.
Nel decimo arrondissement, nelle vicinanze della Gare du nord che serve sia la Gran Bretagna che i paesi del nord dell’Europa reputati più accoglienti, tra le 200 e le 300 persone transitano di maniera più o meno prolungata, senza alcuna accoglienza che permetta loro di decidere se è in Francia che possono immaginare di richiedere l’asilo.
Espulsi all’inizio di dicembre da un parcheggio dove avevano trovato un ben misero rifugio , una cinquantina di esuli iracheni, iraniani e afgani e talvolata sudanesi sono da allora costantmente per strada. Per risparmiare loro un alloggio nei centri d’urgenza previsti per i senza dimora fissa (dispositivo saturo attraverso il quale i poteri pubblici tentano di negare sia la specifità del problema che la sua visibilità) o delle notti nelle strade e nei giardini di Parigi, il Collectif de soutien des exilés del decimo arrondissement è riuscito , durante il mese di dicembre 2003, a beneficiare in diverse occasioni dell’ospitalità di diverse organizzazioni associative, politiche e religiose . Delle notti sotto le stelle sono state cosi’ risparmiate agli esuli. Perché questa accoglienza a rotazione possa continuare a svolgersi nelle migliori condizioni, lanciamo un doppio appello :
a delle nuove organizzazioni suscettibili di ospitare gli esuli una o più notti
a delle persone disposte ad ospitare gli esuli una o più notti
a delle persone disposte a dormire nei luoghi d’accoglienza con gli esuli e con uno/a dei membri del collettivo.
Ma chiediamo anche saccoapeli e materassini.
Per contattare il collettivo : Collectif de soutien des exilés du 10ème arrondissement de Paris 52, rue de Chabrol 75010 Paris — exiles10@rezo.net